Coronavirus, è polemica per la dura campagna del sindaco di Cagliari. Le opposizioni: “I cittadini hanno bisogno di una comunicazione seria”.
ROMA – E’ polemica per la dura campagna del sindaco di Cagliari durante l’emergenza coronavirus. Per cercare di fermare le uscite di casa non consentite, il primo cittadino ha deciso di far girare per il capoluogo sardo dei manifesti con parole che hanno provocato la reazione delle opposizioni.
“Quando ho visto trasportare le bare, mi sono vergognato di essere uscito di casa, senza ragione. Meno usciamo, prima ne usciamo“. Questo è solo uno dei cartelli che il sindaco ha deciso di far comparire in città nella sua dura campagna contro le uscite di casa non giustificate.
Le opposizioni attaccano: “Non serve il terrorismo”
La dura campagna del primo cittadino non è condivisa dalle opposizioni. Il centrosinistra ha deciso di pubblicare una nota per chiedere al sindaco di “rimuovere i manifesti“. “Si faccia promotore di una campagna informativa istituzionale semplice e diretta – prosegue il comunicato – i cittadini hanno bisogno di una comunicazione seria e trasparente, non di terrorismo. La cittadinanza di Cagliari non se lo merita“.
La difesa del sindaco
La replica del sindaco è arrivata sui social con un post su Facebook: “Sono messaggi molto forti – ha ricordato Paolo Truzzu – quando l’agenzia di comunicazione mi ha fatto vedere i materiali, sapevo che sarei stato attaccato […]. Qualche sepolcro imbiancato, qualche vecchia gloria con il ditino sempre puntato, acide commentatrici, confusi giovanotti con uno strano concetto di democrazia. Ma mi sono chiesto: è più importante il mio consenso o la salute e il futuro dei miei concittadini? Voglio che, passato lo shock iniziale, si possa riflettere“.
Il sindaco, inoltre, ha anche ricordato che si tratta di “una campagna gratis che non costa un euro al Comune“.
Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.
fonte foto copertina https://twitter.com/AntonioGrzt